A Cava de’ Tirreni, l’associazione “La nostra famiglia” è al centro di una controversia lavorativa. A seguito di una decisione aziendale di modificare unilateralmente il contratto nazionale di lavoro, i dipendenti, supportati dai sindacati, hanno proclamato lo stato di agitazione. L’annuncio è arrivato al termine di un’assemblea svoltasi presso la sede dell’associazione, con la partecipazione del segretario regionale Uil Fpl, Raniero Misuraca, e del segretario provinciale, Antonio Malangone. La protesta scaturisce da una comunicazione del 27 gennaio in cui “La nostra famiglia” ha annunciato l’intenzione di rivedere l’applicazione del contratto collettivo. Questa decisione è stata respinta dai sindacati, che hanno formalmente contestato la scelta e si preparano a intraprendere azioni più decise. I rappresentanti della Uil Fpl hanno ribadito il loro impegno per il mantenimento del contratto attualmente in vigore per il settore sanitario privato, rifiutando qualsiasi modifica che comporti peggioramenti economici o delle condizioni di lavoro, inclusi gli orari. Hanno inoltre richiesto alle organizzazioni sindacali nazionali di ricordare le passate battaglie per la riduzione dell’orario settimanale da 40 a 36 ore. Qualsiasi cambiamento, sottolineano, deve essere frutto di una negoziazione tra le parti. La Uil Fpl nazionale ha ricevuto il mandato di proclamare lo stato di agitazione per difendere i diritti dei lavoratori dell’associazione.
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