Il Coordinamento Giovani Giuristi Italiani (CoGiTa) ha espresso forti perplessità riguardo al cosiddetto “volontariato qualificato”, in risposta alla dichiarazione ufficiale del Consiglio dell’Ordine. Nonostante il tono conciliante della replica, il CoGiTa ribadisce la gravità di un’iniziativa che compromette la professionalità e il rispetto dovuto ai giovani giuristi, molti dei quali possiedono le capacità per ricoprire ruoli giudiziari, analogamente a come accadeva in passato con i praticanti che svolgevano funzioni di Vice Pretore Onorario (art. 32, Ordinamento Giudiziario). L’assegnazione a compiti amministrativi gratuiti, estranei alla formazione giuridica, è considerata dal CoGiTa inaccettabile e umiliante. L’iniziativa appare profondamente indecorosa e irrispettosa. È impensabile, osserva il CoGiTa, che un Ordine professionale medico richieda ai propri specializzandi un “volontariato qualificato” come assistenti amministrativi, nonostante presunte difficoltà operative. Il fatto che il precedente bando abbia riscosso successo e ottenuto l’approvazione ministeriale non attenua la preoccupazione del CoGiTa. L’impegno del Coordinamento nella tutela del diritto al lavoro dei praticanti e tirocinanti continua con fermezza. Invitiamo tutti i giovani giuristi a segnalare simili proposte inaccettabili. Chi è addestrato a difendere i diritti altrui non può dimenticare i propri.
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