Carenze di Personale nei Tribunali: 837 Idonei Aspettano l’Assunzione

A seguito di un’interpellanza parlamentare presentata dalla deputata M5S Virginia Villani, 837 candidati idonei al concorso per assistenti giudiziari del 2016 – il primo dopo un ventennio – reclamano l’assunzione. Se impiegati, potrebbero contribuire significativamente a risolvere la congestione di lavoro in uffici giudiziari sovraccarichi, come quello di Nocera Inferiore. Cinzia Rubino, responsabile del gruppo che rappresenta gli idonei, denuncia i lenti progressi del piano di assunzioni del Ministro Bonafede, che prevede l’inserimento di 8.000 nuovi dipendenti nel settore giustizia in tre anni. Questo piano mira a colmare la grave carenza di personale amministrativo, stimata in circa 9.000 unità, causata da anni di tagli, blocco del turnover e assenza di concorsi pubblici. Nonostante diversi interventi parlamentari e l’approvazione di ordini del giorno, l’approvazione di un emendamento cruciale risulta ancora bloccata. Luca Giovanni Amoruso, altro membro del gruppo, sottolinea come la Legge di Bilancio 2020 abbia inspiegabilmente penalizzato le graduatorie degli ultimi tre anni (2017-2019), riducendone la validità e rischiando di far scadere la graduatoria del concorso del 2016 prima del 31 marzo 2021, data di proroga prevista dalla Legge di Bilancio 2019. Questa situazione potrebbe escludere ingiustamente gli idonei non ancora assunti. L’impatto è significativo: 837 professionisti qualificati potrebbero alleggerire il carico di lavoro in tribunali oberati, come quello di Nocera Inferiore. Il concorso, costato 4,5 milioni di euro ai contribuenti, procede a rilento a causa dell’applicazione del principio della dotazione organica, ormai superato dalla riforma Madia che privilegia il criterio del fabbisogno. Modificare le piante organiche in base alle necessità degli uffici giudiziari carenti (2019-2021), incrementando il numero di assistenti giudiziari – figure strategiche in grado di supportare i giudici in udienza e di gestire le moderne procedure informatiche, incluso il Processo Civile Telematico – risolverebbe il problema. Un emendamento elaborato dal gruppo, pur riscuotendo consensi tra i parlamentari, non è ancora stato preso in considerazione.