Memorie e riflessioni di un pediatra: “I giardini di marzo”

Memorie e riflessioni di un pediatra: “I giardini di marzo”

Francesco Califano, pediatra nocerino con una passione per la scrittura, ha pubblicato “I giardini di marzo”, un’opera che intreccia la narrazione autobiografica con profonde riflessioni sociali. Questo volume, edito da Booksprint, racchiude vent’anni della vita dell’autore, presentati a Nocera Inferiore e, più recentemente, a Vietri sul Mare, sua attuale residenza. Califano descrive il libro come un’esplorazione introspettiva, un racconto in terza persona che, nella prima parte, ripercorre episodi della sua esistenza, in parte romanzati. La seconda sezione si addentra in tematiche esistenziali, focalizzandosi sul rapporto tra uomini e donne, visivamente rappresentati sulla copertina con una scelta non casuale. L’immagine, infatti, sottolinea una concezione secondo cui le donne si trovano un passo avanti rispetto agli uomini nell’evoluzione sociale. Una riflessione approfondita si concentra sul femminicidio, un fenomeno che, secondo l’autore, non è solo frutto di cause superficialmente riconosciute, ma anche di un’immaturità persistente nell’uomo, un ritardo nell’evoluzione dei costumi. Califano ipotizza che l’iperprotettività materna e la persistenza di modelli familiari patriarcali contribuiscano a questo sbilanciamento. Inoltre, la concezione possessiva dell’amore, unita alla difficoltà maschile di trovare supporto emotivo in situazioni di abbandono, rispetto alla maggiore solidarietà femminile, può, secondo Califano, aumentare la vulnerabilità psicologica maschile, spingendo in alcuni casi a gesti estremi. La scelta del momento della pubblicazione è dettata dal fatto che, come spiega il sessantaseienne pediatra, la sua precedente attività di dipendente lo avrebbe potuto esporre a conseguenze indesiderate, nonostante la modifica di nomi e contesti. Il titolo stesso, “I giardini di marzo,” è un omaggio alla musica di Mogol e Battisti, simboleggiando la freschezza e le esperienze formative della giovinezza.