L’esordio di Gattuso al Napoli: un’amara sconfitta casalinga

L’era di “Ringhio Star” al Napoli si apre con una prestazione deludente e una sconfitta interna per 1-2 contro il Parma. La partita ha evidenziato gravi errori difensivi, con Koulibaly autore di un’ingenuità che ha regalato un gol agli avversari, mentre Insigne ha fallito clamorosamente due occasioni nitide. Malgrado il momentaneo pareggio di Milik, la squadra ha mostrato un’impreparazione evidente, in particolare nei primi 20 minuti, durante i quali Meret e Manolas hanno evitato un passivo maggiore grazie a interventi decisivi. Callejon e soprattutto Insigne si sono resi protagonisti di prestazioni inaccettabili. La scelta di sostituire Allan con Mertens, una mossa discutibile, non ha sortito l’effetto sperato. L’assedio finale del Napoli è risultato sterile e inefficace, culminando nel raddoppio del Parma. La formazione, un ritorno a schemi tattici del passato, ha visto Lozano inizialmente escluso e Mertens preferito a Milik come centravanti. L’impiego del 4-3-3, modulo gradito alla maggior parte dei giocatori e la cui mancata adozione in precedenza aveva causato malcontento, in particolare tra Mertens, Insigne e Callejon, non è bastato a risollevare le sorti della partita. La prestazione solleva interrogativi sulla condizione psicologica della squadra e sulla capacità di Gattuso di motivare giocatori apparentemente demotivati o poco reattivi. L’esito della sfida lascia intendere che il percorso sarà arduo, e che l’allenatore dovrà operare scelte decisive per evitare ulteriori delusioni, se vuole evitare un futuro simile a quello di Ancelotti, esonerato dal Napoli e da altre grandi squadre europee come la Juventus, il Milan, il Real Madrid, il Paris Saint-Germain e il Bayern Monaco. La sfida lanciata è importante per stabilire se il Napoli riuscirà a competere con le grandi del panorama calcistico europeo.