Il fiume Sarno: un appello per i 400 milioni di euro di fondi UE

Ieri sera, nel vivace ambiente del Brilli Parlanti a Sarno, si è svolto un incontro pubblico tra cittadini, attivisti ambientali e rappresentanti istituzionali, focalizzato sulla drammatica situazione del fiume Sarno. Il comitato “La fine della vergogna” ha organizzato l’evento nell’ambito della sua campagna di sensibilizzazione per la bonifica del corso d’acqua. Numerosi giovani attivisti hanno partecipato, mostrando un forte impegno nella lotta per la tutela ambientale e la rigenerazione del fiume, gravemente compromesso da decenni di inquinamento da sostanze tossiche e cancerogene. Il presidente del comitato, Agostino Galdi, ha ribadito con forza l’urgenza di un intervento concreto per affrontare l’emergenza sanitaria e ambientale, sollecitando una maggiore responsabilità da parte di cittadini e istituzioni. Diriggendosi alla senatrice del Movimento 5 Stelle, Luisa Angrisani, presente all’incontro, Galdi ha posto una domanda secca e diretta: “Perché i 400 milioni di euro di fondi europei destinati al risanamento del fiume Sarno restano inutilizzati?”. La senatrice Angrisani si è impegnata a presentare un’interrogazione parlamentare sulla questione, sottolineando l’importanza di accrescere la consapevolezza pubblica sulla gravità del problema. Ha affermato che è fondamentale informare i cittadini sul fatto che il Sarno è tra i fiumi più inquinati al mondo, ribadendo il proprio impegno a sostenere le associazioni e i comitati che da tempo lottano per il diritto ad un ambiente sano e pulito, contrastando ogni strumentalizzazione politica della questione. Guido David Robustelli, membro della rete ambientalista di Sarno, ha concluso l’incontro riaffermando la natura apartitica della battaglia per la rinascita del fiume, unendo persone e associazioni accomunate dal comune obiettivo di restituire vita al Sarno.