Un appello accorato del Comitato “Fine della Vergogna”: “È troppo tardi!”

Un appello accorato del Comitato “Fine della Vergogna”: “È troppo tardi!”

Il presidente del Comitato “La Fine della Vergogna”, il dottor Agostino Galdi, ha espresso forte disappunto durante un recente incontro pubblico sulla tutela ambientale. Sebbene accolga con favore l’avvio dei lavori per la rete fognaria, un’opera attesa da decenni, Galdi lamenta la mancanza di un semplice ringraziamento da parte del sindaco nei confronti dei cittadini attivi che hanno incessantemente sollecitato questo intervento. “Il nostro impegno – ha affermato il dottor Galdi – è stato paragonabile a quello di una comunità che lotta per la propria sopravvivenza, simile a Pompei dopo l’eruzione del Vesuvio. Invece di apprezzamento, riceviamo solo critiche dal primo cittadino, che da anni ignora le richieste dei comitati cittadini.” Il problema del fiume Sarno, continua Galdi, affligge Nocera Inferiore da circa mezzo secolo, senza che l’amministrazione comunale, nonostante la ventennale esperienza politica del sindaco, abbia mai intrapreso azioni decisive. Se fosse stata dimostrata maggiore sensibilità ambientale fin dall’inizio del mandato, prosegue il presidente, l’opera di completamento della rete fognaria, già realizzata nei comuni vicini di Nocera Superiore e Cava de’ Tirreni, sarebbe stata conclusa da tempo. L’ex Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, ha recentemente denunciato il fallimento di un piano di bonifica del Sarno atteso da quarant’anni, sottolineando la responsabilità dei comuni coinvolti nella mancata realizzazione di un efficiente sistema fognario. Il Comitato “La Fine della Vergogna”, dichiara Galdi, continua la sua battaglia per il risanamento del fiume e il completamento della rete fognaria, promuovendo una politica apartitica che mira alla salvaguardia della salute pubblica e alla sensibilizzazione dei cittadini sui temi ambientali. Ricordando le parole di Aristotele nella “Politica”, che sottolinea l’importanza della salubrità dell’aria e dell’acqua per la salute degli abitanti, Galdi si chiede perché questo impegno venga demonizzato invece di essere riconosciuto e sostenuto. Resta, dunque, un interrogativo senza risposta: perché tanta indifferenza di fronte ad un impegno così significativo per il benessere collettivo?