L’ombra delle polemiche oscura la sfida di Liverpool

L’imminente incontro del Napoli contro il Liverpool è offuscato da una serie di controversie che distraggono dall’aspetto sportivo. Invece di concentrarsi sulla partita contro una delle squadre più prestigiose d’Europa, il dibattito pubblico si concentra su questioni estranee al campo: multe ai giocatori, controversie contrattuali, presunte azioni di boicottaggio interne e le scelte di allenamento. Si discute persino del ruolo del figlio di Ancelotti nello staff tecnico e del presunto malcontento di Callejon per l’ingaggio di Lozano. Questo clima di tensione sembra anticipare un giudizio sul ciclo sportivo guidato da Aurelio De Laurentis, celebrato per i successi ma accusato di aver commesso errori di comunicazione con allenatore, giocatori, stampa e tifosi. Molti tifosi si sentono disillusi, percependo promesse non mantenute e una gestione inadeguata delle aspettative, alimentata da dichiarazioni ambiziose sulla lotta per lo scudetto, obiettivo per cui la squadra, a detta di molti, non era preparata. Ancelotti, seppur involontariamente, sembra aver contribuito a questo clima, con scelte di formazione e tattiche discutibili, come l’utilizzo di Lozano, il cui ruolo tattico rimane poco chiaro. La risposta negativa dei tifosi, manifestatasi nella scarsa adesione agli abbonamenti nonostante sconti e incentivi, è un segnale evidente del malumore. De Laurentis, secondo molti, ha sbagliato a esporsi eccessivamente, mancando di un’efficace gestione della comunicazione pubblica e di un direttore sportivo con un potere contrattuale adeguato. Nelle grandi squadre, sottolineano gli esperti, la figura del presidente dovrebbe essere più discreta, per non sminuire il lavoro dei suoi collaboratori. De Laurentis ha indiscutibilmente portato il Napoli all’apice, ma la fragilità dell’attuale situazione lascia presagire un futuro incerto, con conseguenze negative per tutti se la squadra non riuscirà a invertire la rotta. La sfida di Liverpool si presenta quindi carica di aspettative e condizionata da un clima di profonda incertezza, alimentata più dalle polemiche che dalle prospettive di un risultato positivo.