Presentazione del libro “Lo Spettacolo Mafioso: Realtà e Finzione” a Nocera Inferiore

Il 21 novembre, presso la biblioteca comunale “Raffaele Pucci” di Nocera Inferiore, alle 18:00, Marcello Ravveduto, docente di Storia Pubblica e Digitale presso le Università di Salerno e Modena e Reggio Emilia, presenterà il suo nuovo saggio, “Lo Spettacolo Mafioso – storia di un immaginario tra realtà e finzione”. L’evento, organizzato dal presidio nocerino di Libera “Jerry Essan Maslo”, offrirà un’occasione di dialogo con l’autore, moderato da Lino Picca. Ravveduto, già autore di pubblicazioni di successo sulla criminalità organizzata, come “Il sindaco gentile” e “Libero Grassi”, esplora in questo volume la rappresentazione mediatica della mafia, analizzando come la realtà criminale si trasformi in spettacolo, influenzando la percezione pubblica del fenomeno. L’opera, infatti, considera la letteratura, il cinema e le serie televisive – da “Gomorra” a “Suburra” – come fonti imprescindibili per comprendere l’evoluzione storica della mafia, sottolineando come la sua rappresentazione, spesso enfatizzata e spettacolarizzata, abbia contribuito a modellare la percezione collettiva. Il libro si propone come un’indagine critica sulle rappresentazioni della criminalità organizzata, partendo dalla letteratura ottocentesca, autori come Dumas, fino a Sciascia, per evidenziare come la metafora del “tumore”, spesso usata, rappresenti una semplificazione che nasconde la complessa interazione tra criminalità e società. L’analisi si estende anche al voyeurismo che circonda il tema, esaminando il successo di opere come “Il Padrino”, “Scarface” e “Romanzo Criminale”, sottolineando l’enorme quantità di film prodotti sul tema, ben 337 tra il 1948 e il 2018, secondo i dati forniti dallo stesso Ravveduto. L’obiettivo finale, però, non è solo descrittivo, ma anche pedagogico: Ravveduto, richiamando Tucidide, sottolinea l’importanza di studiare il passato per comprendere il presente e, nella misura del possibile, prevedere il futuro, enfatizzando la necessità di coltivare il pensiero critico nelle giovani generazioni attraverso un’educazione mirata.