Questa settimana, Enzolavvocato ci regala una toccante riflessione poetica sulla figura di Pierrot, un’esplorazione malinconica della solitudine. Attraverso versi che evocano immagini notturne, il poeta si identifica con il celebre personaggio: “Io sono Pierrot”. Sulle case, tra i tetti, si muove nell’ombra, avvicinandosi furtivamente a un comignolo, aggirando un camino, fino a raggiungere la cima del campanile. Lì, immerso nel pallido chiarore lunare, si abbandona alla sua tristezza, una malinconia profonda che contrasta con il desiderio, mai realizzato, di felicità. La poesia, dunque, ci presenta un Pierrot contemporaneo, che vaga nella notte, un simbolo di una sensibilità fragile eppure potente.
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