Operazione anti-corruzione a Salerno: ulteriori sette arresti per frode fiscale

Operazione anti-corruzione a Salerno: ulteriori sette arresti per frode fiscale

Le forze dell’ordine salernitane hanno eseguito sette nuovi arresti nell’ambito di un’indagine su un’ampia rete di corruzione che ha coinvolto la Commissione Tributaria Provinciale. L’operazione, condotta su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, segue i quattordici arresti del 15 maggio scorso. L’indagine ha portato alla luce un’evasione fiscale che supera i 40 milioni di euro, ottenuta grazie alla connivenza di giudici, segretari, commercialisti e imprenditori. Tra gli arrestati figurano un ex giudice tributario, ora membro del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, un segretario della Commissione, un produttore televisivo e diversi imprenditori e commercialisti. Le accuse principali sono di corruzione in atti giudiziari. I reati contestati riguardano la cancellazione di imponenti debiti fiscali per diverse società, con importi che vanno da oltre 35 milioni di euro per una società di Sarno a circa un milione per una società di Avellino, passando per oltre cinque milioni per una società di Angri. L’ex giudice tributario, pur non avendo commesso i reati durante il suo mandato, è accusato di concorso in cinque episodi di corruzione, agendo come intermediario grazie alla sua rete di contatti. Le confessioni di alcuni degli arrestati, corroborate da ulteriori riscontri investigativi, hanno portato all’identificazione di altre dieci sentenze pilotate dalla Commissione Tributaria Regionale di Salerno, portando il totale delle sentenze oggetto di indagine a venti. Queste sentenze, secondo l’accusa, sono state manipolate in cambio di tangenti, consentendo ai ricorrenti di evadere il fisco.