Il Rettore Tommasetti elogia il Falaut Campus: un’eredità per il futuro

Il Rettore Tommasetti elogia il Falaut Campus: un’eredità per il futuro

Il Falaut Campus, giunto alla sesta edizione presso l’Università degli Studi di Salerno (Unisa), si conclude il 9 agosto. Questa iniziativa, ideata dal Maestro Salvatore Lombardi, riunisce giovani musicisti di quindici nazioni per cinque giorni di intensa attività musicale. Il Rettore Aurelio Tommasetti, commentando l’esito positivo dell’evento, iniziato il 5 agosto, ha sottolineato la fortuita coincidenza di questo successo. L’iniziativa, patrocinata dall’Unisa, dall’Adisu di Salerno e dal CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica), vede la partecipazione di studenti provenienti da Corea del Sud, Giappone, Cina, Russia, Croazia, Polonia, Slovenia, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Italia. “Dopo sei anni alla guida dell’ateneo – ha affermato il Rettore, ormai prossimo alla conclusione del suo mandato – abbiamo accolto con entusiasmo il Falaut Campus, un progetto che rispecchia appieno i valori dell’università: internazionalizzazione, scambio culturale e promozione della musica, disciplina presente anche nel nostro programma didattico. Il Falaut rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale, una vetrina per la nostra università. Auspico che il mio successore continui a sostenerlo, in quanto costituisce un’eredità preziosa. La vera continuità non risiede nelle persone, ma nei valori. Pertanto, suggerisco vivamente di proseguire con questo progetto, vista anche la disponibilità di strutture e servizi universitari, come residenze e mense, anche durante il mese di agosto. L’unico requisito è mantenere un elevato standard qualitativo”. Il Rettore ha concluso augurandosi una costante crescita internazionale dell’Unisa, parallelamente allo sviluppo di questa iniziativa.