Il Ruolo Crescente dello Psicologo Sportivo nel Calcio Professionistico

Nel mondo del calcio professionistico, il ruolo dello psicologo sportivo, pur essendo fondamentale per massimizzare le performance atletiche, resta in alcuni contesti ancora poco compreso e sottovalutato. Le principali squadre del Nord Italia, come Juventus e Milan, hanno riconosciuto l’importanza di questa figura, integrandola pienamente nel loro staff. Al contrario, nel Sud Italia, l’adozione di tale professionalità rimane meno diffusa, un’evidente disparità che merita attenzione. La figura dello psicologo sportivo si distingue nettamente da quella del mental coach, differenziandosi per competenze e approcci specifici. Abbiamo intervistato il Dottor Stefano Becagli, psicologo clinico e sportivo, per chiarire il ruolo e l’intervento di questo professionista.
“Lo psicologo sportivo non si sovrappone ad altri ruoli, come quello dell’allenatore”, spiega il Dottor Becagli. “La sua competenza risiede nell’ambito della psicologia e psicopedagogia applicata allo sport, fornendo supporto agli atleti per ottimizzare le prestazioni e promuovere un sano stile di vita. Il suo intervento spazia dalla pianificazione educativa alla gestione del gruppo, migliorando il benessere e le prestazioni sia degli atleti che di tutto lo staff, inclusi allenatori, dirigenti e familiari.” Nel calcio professionistico, l’obiettivo principale è la ricerca della performance di alto livello, agendo su fattori come la motivazione, l’attivazione e le capacità cognitive, intervenendo sia a livello individuale che di squadra. Il focus è sempre sulla persona-atleta, per un equilibrio ottimale tra benessere e rendimento.
A chi si rivolge il supporto dello psicologo sportivo? “L’intervento non è limitato ai casi problematici”, precisa il Dottor Becagli. “La mia esperienza dimostra che le richieste possono provenire dalla società stessa, dal presidente o dai dirigenti, oppure direttamente dagli allenatori. Indipendentemente dalla fonte della richiesta, l’obiettivo è creare un’efficace collaborazione tra atleti, staff dirigenziale, tecnico, famiglie e psicologo, un lavoro di squadra per raggiungere obiettivi condivisi.”
Quali sono i vantaggi concreti? “I benefici sono molteplici,” afferma il Dottor Becagli. “La preparazione mentale è altrettanto cruciale quanto quella atletica, tattica e nutrizionale. L’intervento aiuta a gestire le diverse fasi della competizione, dal pre-partita al post-partita, lavorando su stress, emozioni e ansia. Si punta al potenziamento della motivazione, dell’autostima, della concentrazione e dell’attenzione. Nel calcio, si lavora anche sul team building, migliorando la coesione di squadra, il supporto all’allenatore e la comunicazione tra staff e giocatori. Un atleta appagato e motivato rende al massimo delle sue potenzialità, e questo è l’obiettivo principale del lavoro dello psicologo sportivo.”
Infine, il Dottor Becagli sottolinea l’importanza di una chiara definizione dei ruoli e degli obiettivi, per evitare sovrapposizioni e garantire una collaborazione efficace. “L’integrazione è fondamentale”, conclude. “Lo psicologo lavora in sinergia con tutti i professionisti coinvolti, partecipando regolarmente a incontri con lo staff tecnico e la dirigenza, per un progetto condiviso e di successo.”