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L’esame di Stato 2019: riflessioni e ricordi di chi ha già vissuto l’esperienza

Oltre mezzo milione di studenti italiani si apprestano ad affrontare, a partire dalle 8:30 di domani, la prima prova scritta dell’esame di maturità 2019: la prova di italiano. Questa prova, come da tradizione, sarà identica per tutti gli istituti superiori, mentre le successive saranno differenziate in base ai percorsi di studio. Già da settimane aleggia l’incertezza sulle possibili tracce: tra le ipotesi più ricorrenti, la figura di Greta Thunberg, il bicentenario de “L’Infinito” di Leopardi, l’anniversario della nascita di Anna Frank e della morte di Martin Luther King, il cinquantenario dello sbarco sulla Luna e, naturalmente, il tema delle migrazioni. Classici intramontabili restano l’analisi del testo di autori come Pirandello o Verga. Numerosi studenti, in particolare nella zona di Nocera Inferiore, città ricca di istituti secondari superiori (ben undici), si preparano a questo rituale che segna un passaggio cruciale della loro vita. In attesa dell’esito, abbiamo raccolto diverse testimonianze di chi ha già superato questa prova. Francesca (20 anni, fisica) ricorda una notte pre-esame trascorsa con le amiche a guardare l’omonimo film, tra lacrime e consapevolezza che era l’ultima prova insieme. Alberto (26 anni, medico) ricorda di aver optato per il saggio breve su “amore, odio e passione”, arricchendolo con citazioni di Gabriel Garcia Marquez. Francesca (19 anni, lettere), distratta da uno spuntino, dimenticò addirittura i fogli sul banco, venendo poi richiamata dal presidente di commissione. Ilaria (30 anni, Guardia Costiera) ricorda di aver dormito un’ora sola con un’amica per accaparrarsi i posti migliori, finendo proprio sotto gli occhi della commissione. Miriam (20 anni, biologia) non chiuse occhio ma ottenne un posto centrale, scegliendo il tema uomo-tecnologia; Carmine (24 anni, laureando in lingue) ricorda una lunga passeggiata con il cane di cui faceva da dogsitter, una passeggiata che gli portò fortuna grazie ad una particolare penna ricevuta in dono dal proprietario del cane. Né Carmine né Miriam rifarebbero l’esame. Gennaro (22 anni, laureato in Economia e Management) optò per l’analisi di un brano de “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino, dopo una serena serata passata a pianificare la disposizione in aula. Teresa (33 anni, insegnante di diritto), preparò frettolosamente una cartucciera piena di temi svolti, scoprendo poi che la traccia trattava proprio di Pirandello, l’autore che aveva scelto per l’orale. Infine, Monica (insegnante) ricorda la disavventura di una cartucciera caduta a terra dopo aver completato il compito. La redazione de “Il Risorgimento Nocerino” augura a tutti i maturandi di affrontare questa sfida con coraggio e di conservare per sempre il ricordo delle emozioni provate in questa fase di passaggio verso l’età adulta.

Redazione

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