La Corte di Cassazione ha stabilito la responsabilità del condominio in caso di infortunio causato da rifiuti presenti nelle aree comuni. Una donna, inciampando su scarti di cibo lasciati sul marciapiede condominiale, ha riportato lesioni. Il Tribunale di Pescara, in primo grado, ha respinto la sua richiesta di risarcimento, attribuendo la colpa alla negligenza di un condomino o di un estraneo. Tuttavia, la Corte d’Appello dell’Aquila ha ribaltato la decisione, evidenziando l’omessa dimostrazione del caso fortuito da parte del condominio. La Cassazione, confermando la sentenza d’appello, ha sancito che il condominio è responsabile per la violazione dell’obbligo di custodia delle aree comuni. Questa responsabilità deriva dalla presenza di rifiuti, spesso causati da gesti benintenzionati ma impropri come l’offerta di cibo ad animali randagi. La sentenza, emessa il 12 giugno 2019 (numero 15839), stabilisce un precedente significativo: la presenza di scarti alimentari in aree condominiali comporta l’obbligo di vigilanza e manutenzione da parte del condominio, sancendo la loro responsabilità in caso di incidenti. Separatamente, una decisione del Tar Lazio (sentenza n. 176 dell’11 marzo 2019) ha stabilito l’irragionevolezza del divieto di accesso ai cani nelle spiagge pubbliche, aprendo la strada alla creazione di aree dedicate agli animali, lasciando la scelta al singolo concessionario.
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