Il chiostro del convento di Sant’Antonio a Nocera Inferiore ha ospitato una folta assemblea il 14 giugno, dedicata alla commemorazione di Clelia Cesale, Ciro Annunziata ed Emilio Orlando e incentrata sulla grave contaminazione del torrente Solofrana. L’evento, organizzato dal Comitato “Fine della vergogna”, ha visto una significativa partecipazione di cittadini profondamente preoccupati per l’emergenza ambientale. La serata ha messo in luce la pericolosa situazione di inquinamento del Solofrana, affluente del Sarno, causata dagli sversamenti di rifiuti tossici provenienti dal distretto conciario di Solofra. Relatori ed esperti hanno illustrato con dovizia di particolari gli effetti devastanti sull’ambiente e sulla salute pubblica, evidenziando il preoccupante aumento di patologie oncologiche nell’agro nocerino-sarnese, direttamente correlate agli ecoreati commessi. La moderazione impeccabile di Carlo Ferraioli e gli interventi puntuali di Emiddio Ventre e Agostino Galdi hanno chiarito senza ambiguità l’origine dell’inquinamento, attribuendola inequivocabilmente al Solofrana, vero e proprio “killer silenzioso” che diffonde metalli pesanti, come il cromo, nelle acque del Sarno, causando un vero e proprio biocidio. L’intervento dell’assessore all’ambiente del Comune di Nocera Inferiore, Federico Piccolo, è stato definito “improprio e fuori luogo” dall’avvocato Anna Panariti, segretaria del Comitato, che ha sottolineato la sua mancanza di impegno nella risoluzione del problema e la sua negazione dell’esistenza di strumenti di rilevamento del cromo nel corso d’acqua inquinato. Tale affermazione è stata prontamente smentita dal professor Costantino D’Angelo, oncologo dell’Università di Siena. Il comitato ha inoltre presentato un impatto comunicativo efficace, utilizzando un videoclip che rappresenta Ofelia in un fiume nero e immagini del fotoreporter Stefano Schirato che illustrano lo stato di degrado ambientale e le tragiche conseguenze per la popolazione. Ricercatori oncologici di Philadelphia hanno confermato la correlazione tra inquinamento, malaffare politico-mafioso e tumori. Il professor Rocco De Prisco del CNR di Napoli ha inoltre collegato l’inquinamento ambientale all’aumento di patologie neoplastiche, malattie rare, autismo e malformazioni congenite. Infine, la cerimonia di premiazione del premio Ciro Annunziata ha riconosciuto il lavoro degli Swam di Angri, impegnati nella rimozione di quattro quintali di plastica dagli alvei fluviali, e una studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Napoli per un’opera pittorica che rappresenta la distruzione della vita causata dall’inquinamento.
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