Un’inchiesta della Procura di Vallo della Lucania, condotta dalla Guardia di Finanza di Agropoli, ha portato alla luce un’evasione fiscale di rilevanti proporzioni perpetrata dal defunto padre dell’indagato. G.F., imprenditore del settore degli imballaggi in plastica deceduto nel 2018, si era reso responsabile di omesso versamento IVA, appropriazione indebita di beni aziendali e false dichiarazioni fiscali, accumulando un illecito provento di 330mila euro. Una parte di queste somme, secondo le indagini coordinate dal Procuratore Antonio Ricci, è stata trasferita al figlio, amministratore di una società simile a quella paterna. I fondi sono stati impiegati per finanziare altre due imprese, per l’acquisto di una proprietà in Spagna e, significativamente, per una collezione di orologi di lusso. A seguito delle indagini, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro preventivo di beni per un valore di circa 260mila euro, recuperando già cinque preziosi orologi (uno dei quali indossato dall’indagato), quote societarie, denaro e crediti per un totale di circa 170mila euro. L’operazione ha inoltre portato al sequestro di documentazione bancaria che aiuterà a rintracciare ulteriori risorse finanziarie, sia in Italia che all’estero, riconducibili all’indagato.
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