Il lavoro del biologo Salvatore Vicidomini, “VanGELO Assoluto”, disponibile gratuitamente online dal 2017 su ResearchGate (https://www.researchgate.net/publication/320677486), traccia un percorso affascinante attraverso le tappe fondamentali dell’evoluzione umana. Vicidomini ipotizza che il futuro prossimo vedrà la nascita di un “nuovo uomo”, trascendendo persino l’ “Oltreuomo” nietzscheano. In questo scenario, la concezione tradizionale di Dio, ormai superata grazie al progresso tecnologico e scientifico (eco del “crepuscolo degli idoli” nietzscheano), viene sostituita da un’entità umana potenziata. Questa nuova figura, attraverso lo sviluppo tecnologico e la conoscenza approfondita, supererà i limiti biologici dell’uomo, raggiungendo immortalità, onniscienza e ubiquità – caratteristiche precedentemente attribuite alla divinità.
Vicidomini prevede l’emergere di questo nuovo essere, interamente umano ma dotato di attributi divini, in un lasso di tempo relativamente breve (circa 120 anni). Questo sarà possibile grazie a una sinergia di elementi: potenza di calcolo illimitata (supercomputer quantistici), corpi virtualmente immortali (sostituzioni cibernetiche), archivi del Sé aggiornabili in tempo reale e trasferibili, e un’interfaccia completa tra mente, corpo e tecnologia (neurotecnologie avanzate). Il primo essere umano trasformato in “Dio funzionale” tramite la tecnologia diventerà il modello per la trasformazione di tutta l’umanità.
Tuttavia, l’autore introduce un elemento di ironia amara: seguendo la formula matematica “L’amore, in funzione della conoscenza, è zero, quando la conoscenza tende all’infinito”, suggerisce che la piena conoscenza porterà alla perdita di interesse e amore, perfino per la creazione stessa. Questa è una possibile interpretazione del collasso finale di questi nuovi dei autocreati. Il saggio offre anche riflessioni sull’evoluzione del concetto di Dio, proponendo un’immagine del divino più vicina all’oscurità dei buchi neri che alla luce tradizionale.
Sebbene il testo presenti alcune digressioni scientifiche dettagliate e chiare, alcune parti – come l’analisi iniziale dell’evoluzione della comunicazione e delle religioni – potrebbero risultare troppo lunghe e poco pertinenti. L’autore dimostra una certa perentorietà nel presentare le proprie ipotesi, a volte con un uso eccessivo della maiuscola nella prima persona (un dettaglio stilistico che potrebbe essere migliorato). Nonostante queste piccole imperfezioni, il saggio rimane un’opera stimolante, che apre a riflessioni profonde sull’evoluzione umana e il rapporto tra umanità e trascendenza. Le illustrazioni di Monica Mancusi e Cecilia Fontanella arricchiscono ulteriormente l’esperienza di lettura.
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