L’associazione “A Voce Alta Salerno”, guidata dallo psicologo e psicoterapeuta Fabio Martino, implementa a Salerno il progetto “Ridonare Futuro”, un’iniziativa di rete integrata per la protezione delle donne vittime di maltrattamenti. A differenza di molte altre iniziative, “Ridonare Futuro” si distingue per un approccio rivoluzionario che non si limita all’assistenza alle vittime, ma si estende anche al supporto degli uomini responsabili di violenza, promuovendo la loro rieducazione. L’obiettivo è quello di promuovere un cambiamento culturale profondo, sradicando la mentalità patriarcale alla base di tale fenomeno. Il progetto, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri e coordinato dall’associazione nazionale “Progetto Famiglia”, si avvale di una vasta rete di collaborazioni in Campania. Attivo dal 2017, il programma prevede la formazione di operatori – personale dei centri antiviolenza, assistenti sociali, forze dell’ordine e personale sanitario – nella corretta gestione dei casi di violenza, aspetto spesso trascurato ma cruciale per l’accoglienza delle vittime. Inoltre, grazie alla collaborazione con le ACLI, l’iniziativa facilita l’inserimento lavorativo delle donne attraverso borse lavoro, promuovendo l’indipendenza economica come strumento fondamentale per la fuoriuscita da situazioni di violenza. Un aspetto peculiare del progetto “Ridonare Futuro” è l’attenzione dedicata alla rieducazione degli uomini maltrattanti. Spesso indirizzati al centro da autorità giudiziarie, questi uomini ricevono supporto e percorsi di riabilitazione, affrontando la consapevolezza delle proprie azioni e superando la giustificazione dei comportamenti violenti. L’ispirazione per questa metodologia, non molto diffusa in Italia, proviene dal centro “Alternative to Violence” di Oslo, in Norvegia, dove si lavora sulla rieducazione degli uomini violenti da oltre 30 anni. Chiunque necessiti di aiuto può contattare il progetto tramite il numero verde 800661592 o il sito web www.ridonarefuturo.it. L’auspicio è che il progetto, la cui conclusione è prevista entro fine anno, venga prorogato, data la sua efficacia e l’importanza della sua opera nel contrastare la violenza di genere.
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