Categories: Cultura & Spettacolo

Un giallo di Pina Esposito conquista Nocera Inferiore

Il romanzo noir di Pina Esposito, “La verità sepolta” (Oèdipus editore), è stato presentato ieri sera nella sala consiliare di Nocera Inferiore. L’evento, moderato dal giornalista Davide Speranza, ha visto la partecipazione inaspettata del presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, nipote e ammiratore dell’autrice. Il sindaco Manlio Torquato e l’assessore alla Cultura Federica Fortino hanno preso parte alla presentazione, insieme all’editore Franco Forte. Le lettrici Sonia Fiammetta D’Alessio e Sissy Marino hanno letto brani suggestivi tratti dal libro.

Il libro narra la storia di una donna assassinata che, intrappolata in uno stato liminare tra vita e morte, cerca giustizia e pace. La trama, intrisa di mistero e suspense, si dipana attraverso un’intricata rete di personaggi e relazioni. Esposito, con abile maestria, approfondisce le dinamiche psicologiche dei suoi personaggi, analizzando le fragilità delle relazioni umane nel contesto contemporaneo. La narrazione alterna il monologo interiore della protagonista alla prospettiva di una narrazione in prima persona, tendente alla terza, creando un ritmo avvincente. Un evento tragico sconvolge la serenità di un’intera comunità, portando alla luce segreti e inquietudini nascoste.

Il sindaco Torquato ha celebrato l’impegno letterario di Esposito, sottolineando la sua vitalità creativa e il suo contributo alla scena culturale nocerina. Forte, invece, ha evidenziato l’originalità della scelta narrativa, con una protagonista morta che narra la propria storia, un espediente narrativo già utilizzato in capolavori cinematografici come “Viale del tramonto” e più recentemente in “I morti non muoiono” di Jarmusch. Questa tecnica, comune alla letteratura noir di autrici come Patricia Highsmith, Ruth Rendell e Patricia Cornwell, conferisce al romanzo una prospettiva unica e coinvolgente.

Esposito, rispondendo alle domande, ha rivelato l’ispirazione alla base della sua opera: la convinzione che i morti non siano completamente distanti dai vivi. Questo concetto, radicato nell’esperienza personale e in una sorta di educazione familiare, ha dato forma alla protagonista, una donna il cui corpo non viene mai ritrovato. Nella sua condizione post-mortem, la protagonista penetra nei pensieri degli altri, ricostruendo la propria vita e svelando i segreti di chi le stava intorno. Il lettore, così come la protagonista, è coinvolto in un crescendo di suspense, fino alla rivelazione finale del colpevole.

Redazione

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