Ricordo per Raffaele: una partita per la giustizia

Sei mesi dopo la tragica scomparsa di Raffaele Perinelli, giovane calciatore ucciso a coltellate a Miano, la sua famiglia, amici ed ex compagni di squadra si riuniscono in un commosso evento. Domenica 7 aprile, alle 16, sul campo dell’Arci Scampia, si terrà una partita di calcio in sua memoria, un appello accorato per giustizia. Il processo per l’omicidio, con imputato un certo Galasso, inizierà il 12 aprile davanti al Gip di Napoli Pietro Carola. La sorella di Raffaele, Francesca, nella sua lettera ai giudici, esprime profondo dolore ma non sete di vendetta, invocando invece la piena applicazione della legge, considerato l’omicidio preterintenzionale con aggravanti. Il legale della famiglia, l’avvocato Enrico Di Finizio, si unisce a questa richiesta, sottolineando la premeditazione dell’atto. Le testimonianze descrivono una lite scoppiata giorni prima dell’omicidio fuori da un locale, con l’assassino che si aggirava armato del coltello usato poi nella fatale notte del 6 ottobre. A dare il calcio d’inizio sarà Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, figura di riferimento che ha sempre ricordato Raffaele come simbolo di speranza e lotta contro le difficoltà del quartiere. Il giovane, lavoratore e sognatore, era estraneo alla criminalità, nonostante il tragico passato familiare: il padre fu vittima di un agguato camorristico quando Raffaele aveva solo due anni. La cantante Angelica Borrelli contribuirà all’evento con una canzone dedicata alla memoria del ragazzo, un tributo a una vita spezzata troppo presto, un inno alla legalità in una città complessa. Nessun alibi deve oscurare la verità: Raffaele era figlio di una Napoli onesta, dedita al lavoro e ai sogni.