Gestione della Crisi al Ruggi di Salerno: Soluzioni per l’eccessivo afflusso al Pronto Soccorso

Gestione della Crisi al Ruggi di Salerno: Soluzioni per l’eccessivo afflusso al Pronto Soccorso

L’ospedale Ruggi di Salerno, come molti altri in Campania e nel Paese, sta affrontando una significativa pressione dovuta all’elevato numero di accessi al Pronto Soccorso. Negli ultimi trenta giorni, si sono registrati circa 250 accessi giornalieri, con la maggior parte dei pazienti che necessitavano del ricovero. Questo sovraffollamento, riscontrabile anche a livello nazionale e internazionale in sistemi sanitari avanzati, genera un’inevitabile saturazione di alcuni reparti. Le patologie più frequenti tra gli utenti includono problemi respiratori, malattie croniche, traumi e problematiche legate all’età avanzata. Per far fronte a questa emergenza, la direzione sanitaria del Ruggi ha implementato diverse strategie. È stato temporaneamente sospeso il ricovero programmato in medicina, istituito un gruppo di lavoro per il monitoraggio costante del Pronto Soccorso e la definizione di interventi mirati, e creata un’unità di crisi dedicata alla gestione del sovraffollamento. Un nuovo “gestore dei posti letto” (“bed manager”) coordina la comunicazione tra il Pronto Soccorso e le unità operative, ottimizzando la disponibilità dei posti letto e gestendo eventuali ritardi nelle dimissioni. Inoltre, è stato elaborato, in collaborazione con l’ASL di Salerno, un piano specifico per contrastare l’eccessivo afflusso. Infine, sono in corso le procedure di reclutamento di personale medico e amministrativo per potenziare l’organico. La direzione strategica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Salerno, pur riconoscendo le difficoltà, raccomanda ai cittadini di utilizzare il Pronto Soccorso solo in caso di effettiva necessità, al fine di garantire la sicurezza, la qualità delle cure e il rispetto della privacy di tutti. Il direttore generale ha sottolineato l’impegno profuso da tutto il personale per migliorare l’assistenza e superare le criticità.