Cava de’ Tirreni: Dissidi interni mettono alla prova l’amministrazione Servalli

Il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, eletto nel 2015 con la lista civica “Cava Civile”, sostenuta dal PD e dal Governatore De Luca, si trova ad affrontare non solo una debole opposizione di centrodestra, ma anche tensioni interne al suo stesso schieramento di centrosinistra. Eletto al primo turno con una percentuale significativa, Servalli vanta una lunga esperienza politica cittadina, iniziata nel 2006 come consigliere comunale nella lista “È Viva Cava”, con successiva nomina ad assessore nella giunta Gravagnuolo, dove si distinse per iniziative nel settore del commercio (tra cui la creazione di un Centro Commerciale Naturale) e della sicurezza pubblica (implementando un sistema di videosorveglianza). Durante l’amministrazione di centrodestra successiva, Servalli, capogruppo del PD in consiglio comunale, fornì critiche costruttive, spesso ignorate dall’amministrazione in carica, ottenendo poi un ampio consenso elettorale. L’attuale amministrazione Servalli gode di un ampio sostegno, anche a causa di un’opposizione poco incisiva, principalmente impegnata a correggere gli errori del predecessore, a scapito, secondo alcuni, di una visione strategica a lungo termine per la città. La collaborazione con l’UDC locale, rappresentata da Giovanni Del Vecchio, pur fornendo visibilità, crea tensioni con alcuni esponenti del centrosinistra. Un anno fa, le dimissioni dell’ex assessore PD Enrico Bastolla hanno intensificato i conflitti interni. Bastolla, accusando Servalli di ambiguità, accentramento e scarsa apertura al dialogo, ha lanciato una serie di critiche veementi, che molti interpretano come un preludio alla sua candidatura a sindaco alle prossime elezioni. Tra le accuse mosse da Bastolla figurano: scarsa attenzione alle esigenze della cittadinanza, gestione clientelare della squadra amministrativa, mancato rispetto di impegni elettorali (come l’utilizzo del Pala-eventi o la destinazione di immobili pubblici), e aumento dei costi di società partecipate. La rottura tra Servalli e Bastolla, amplificata dai media locali e dai social network, ha raggiunto un livello di conflittualità elevato, anche se la natura politica della controversia lascia spazio a possibili riconciliazioni future. Questo “fuoco amico”, evidenzia la complessità della scena politica locale e l’importanza delle alleanze, facendo riflettere sull’attualità di un detto popolare: “Dagli amici mi guardi Dio, dai nemici mi guardo io”.