Preoccupazione sindacale per il Pronto Soccorso del Ruggi d’Aragona a Salerno

I rappresentanti della Cgil, Cisl e Uil denunciano la grave situazione del Pronto Soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, sottolineando l’inazione della direzione aziendale e il conseguente disagio per i cittadini. In un comunicato congiunto, le organizzazioni sindacali evidenziano l’inaccettabile sovraccarico di lavoro, con episodi come un singolo medico che ha dovuto gestire ben 53 accessi di emergenza. I segretari provinciali della CGIL FP, CISL FP e UIL FPL hanno ripetutamente sollecitato interventi urgenti, già a partire dal 10 dicembre scorso, proponendo soluzioni concrete come un aumento del personale, una migliore organizzazione del lavoro e un incremento, anche temporaneo, dei posti letto in osservazione breve intensiva. Le organizzazioni sindacali criticano l’apparente indifferenza della direzione aziendale verso le esigenze della popolazione, considerando la salute pubblica un diritto costituzionale fondamentale. I pazienti, nonostante la dedizione del personale medico, sono costretti a lunghe attese e a violazioni della privacy. La direzione sanitaria, accusata di privilegiare politiche di risparmio a scapito della qualità dell’assistenza, viene inoltre contestata per l’inadeguatezza della gestione, come dimostrerebbe il bilancio positivo di 6 milioni di euro del 2017, nonostante le gravi carenze riscontrate. L’allarme è ulteriormente confermato da segnalazioni interne che riportano casi di 83 accessi simultanei, di cui otto in codice rosso, in assenza di posti a sedere adeguati. I sindacalisti chiedono, prima di nominare un responsabile della gestione dei posti letto, di provvedere all’aumento delle risorse umane e degli spazi idonei. L’appello si estende al presidente De Luca, in seguito anche alla condivisione delle preoccupazioni da parte di un responsabile del servizio.