Il capitano dell’Acireale, Giuseppe Savonarola, ha rilasciato un’intervista esclusiva in cui ha analizzato l’imminente incontro con la Nocerina. L’esperto attaccante siciliano, con una lunga e prestigiosa carriera alle spalle (370 presenze e 96 gol), ha sottolineato l’importanza dell’esperienza in campo, evidenziando la necessità di una maggiore maturità per i giovani giocatori. Il lungo viaggio verso Nocera rappresenta la prima trasferta impegnativa del girone di ritorno per la squadra amaranto. Savonarola, ala destra classe 1986, versatile e abile con entrambi i piedi, è un elemento chiave dell’Acireale, tanto da essere stato riconfermato per rafforzare il team guidato da Giuseppe Romano (come già avvenuto nella stagione 2003/04 in Serie C1). Il suo curriculum parla da sé: titoli vinti con Messina, Akragas, Siracusa e Sicula Leonzio, culminati nel 2015 con l’assegnazione dell’undicesimo “Premio nazionale del calcio siciliano”. L’incontro di domenica 13 gennaio al San Francesco d’Assisi si prospetta come uno scontro diretto tra due formazioni molto simili per organizzazione, organico e rendimento. “Affrontare la Nocerina non sarà facile – ha dichiarato Savonarola –. È una squadra con giocatori di grande valore come Pecora, Caso e Simonetti, che ci hanno messo in difficoltà nella partita d’andata, vinta solo al 92′ minuto. Sarà una sfida molto impegnativa, considerando che sarà la nostra seconda partita in una settimana e, inoltre, in trasferta. Punti preziosi in palio per entrambe le squadre, in una zona classifica molto ravvicinata, in cui una vittoria potrebbe significare play-off, mentre una sconfitta potrebbe compromettere la salvezza. Escludendo Bari e Turris, è un campionato equilibrato e difficile.” L’Acireale, pur avendo segnato molti gol, ha anche subito un numero elevato di reti. “Siamo un gruppo giovane – ha spiegato Savonarola – che lavora molto sulla preparazione fisica, ma a volte questo non basta. Ci manca esperienza, soprattutto nel gestire le fasi delicate della partita, specialmente quando subiamo un gol. Dobbiamo migliorare in fase difensiva e imparare a gestire meglio i momenti critici.” Infine, Savonarola ha confrontato l’attuale realtà dell’Acireale, ex squadra professionistica, con quella della Nocerina: “La Nocerina ha un grande prestigio, ma oggi, come l’Acireale, ci troviamo in una situazione difficile. Dobbiamo valorizzare l’impegno della società e degli atleti, lottando per la salvezza. L’Acireale è stato costruito per questo obiettivo, grazie anche all’associazione ‘Acireale Siamo Noi’. Le differenze tra il campionato di Serie C e quello di Serie D sono enormi, non solo per la categoria, ma anche per l’involuzione del calcio negli ultimi anni. Prima, le squadre erano costruite con criteri diversi, con bilanci stabili e rose competitive composte da giocatori esperti. Oggi, invece, manca la riconoscenza per il lavoro dei calciatori, i contratti non sempre garantiscono l’intera stagione e molte squadre vengono smantellate a dicembre. L’obbligo dell’utilizzo degli under ha ulteriormente complicato la situazione.”
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