Malaparte: “Citazioni e altri reati” – Un viaggio sonoro attraverso il tempo

Il 2 gennaio, i Malaparte hanno pubblicato il loro terzo album, “Citazioni e altri reati”, un’opera di dodici tracce coprodotta con lo Studio XXXV di Cava de’ Tirreni. Questo quintetto hard rock, nato nel 2004 dalla visione del chitarrista Carmine Ricciardi, intreccia in questo lavoro un racconto autobiografico, permeato dalle passioni dei cinque musicisti: Carmine Ricciardi (voce e chitarra), Giuseppe Diego Nocito (basso), Pasquale Tomasetta (batteria e percussioni), Carmine De Vita (tastiere, seaboard e cori) e Raffaele Maffei (chitarra ritmica e cori). Influenzati dalla cultura pop, metal e rock degli anni ’80 e ’90, i Malaparte creano un sound potente e audace, che spazia tra atmosfere cupe e intense, con forti richiami al post-grunge americano e alle sue inquietudini sonore. L’album non nasconde l’ammirazione per leggende come i Led Zeppelin e i Foo Fighters, ma sviluppa una propria identità oscura e suggestiva. La copertina, che riprende le fiamme della DeLorean di “Ritorno al Futuro”, è un omaggio nostalgico a un’epoca iconica. “Maschere”, brano principale dell’album e simbolo del percorso artistico della band, si distingue per la sua aggressività e sarà presto accompagnato da un videoclip. Nonostante abbia operato spesso nell’underground, la formazione ha saputo distinguersi, partecipando a eventi importanti come il programma “Sala Prove” di Rock TV, il Livorno Rock Festival (dove ha ricevuto il premio Sky della critica), e aprendo concerti di artisti del calibro di Mannarino ed Edda. “Citazioni e altri reati” rappresenta un ulteriore passo avanti per i Malaparte, confermando la loro energia e la loro capacità di creare un rock intenso e memorabile.