Cava de’ Tirreni: Un’analisi del mandato Servalli a metà percorso

Il sindaco Vincenzo Servalli, eletto nel 2015 alla guida di Cava de’ Tirreni con una coalizione di centrosinistra, ha ereditato una situazione amministrativa complessa, segnata da un periodo precedente di sostanziale abbandono. L’amministrazione precedente, guidata da Marco Galdi, si era concentrata su progetti ambiziosi e irrealistici, come l’acquisizione dell’area Cofima per un nuovo ospedale, generando sprechi e deficit. Questo ha lasciato la città in stato di degrado, con scarsa manutenzione e infrastrutture trascurate.
L’amministrazione Servalli, invece, ha indirizzato le proprie energie verso interventi mirati a risolvere le criticità ereditate e migliorare la qualità della vita cittadina. Tra i successi si può citare la recente illuminazione del tratto di SS18 tra Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare, un’opera di fondamentale importanza per la sicurezza stradale, rimasta incompiuta per decenni a causa di una scarsa collaborazione tra enti provinciali. Questo esempio ben rappresenta l’impegno profuso nel sanare le omissioni del passato, intervenendo su infrastrutture, servizi e manutenzioni ordinarie, anche con un’attenzione particolare per la cura estetica delle aree centrali. L’unificazione dei servizi di raccolta rifiuti e gestione parcheggi sotto la Metellia Servizi costituisce un ulteriore esempio di razionalizzazione delle risorse. Sebbene alcuni lamentino una minore attenzione alle periferie, gli interventi sui plessi scolastici, la chiusura di strutture fatiscenti e l’avanzamento di opere pubbliche come l’apertura del trincerone e del sottovia testimoniano un impegno concreto verso il miglioramento del tessuto urbano.
Nonostante un’azione amministrativa caratterizzata da interventi pragmatici e realistici, l’amministrazione Servalli non è stata esente da momenti critici. Un’inchiesta giudiziaria su infiltrazioni camorristiche, che ha portato ad arresti e ha coinvolto indirettamente l’amministrazione, ha causato le dimissioni del vice-sindaco e lo scioglimento della giunta, subito ricostituita. Sebbene l’evento abbia gettato un’ombra sulla città, la percezione generale della criminalità resta inferiore rispetto ad altre realtà limitrofe.
Alcuni critici sostengono che l’amministrazione Servalli non abbia avuto una visione strategica a lungo termine per lo sviluppo di Cava de’ Tirreni, limitandosi a interventi puntuali. L’insufficienza delle infrastrutture viarie è un punto dolente: il completamento del trincerone-sottovia, pur rappresentando un traguardo, non ha del tutto risolto i problemi di congestione del traffico. Se progetti di collegamento viario con la Costiera Amalfitana, come l’ipotesi del tunnel sotto Monte Finestra o di nuove strade verso Tramonti, restano ancora allo stadio progettuale, l’integrazione della città con le principali direttrici di comunicazione è fondamentale per il suo futuro.
Tuttavia, la crescente attrattività turistica di Cava de’ Tirreni, testimoniata dall’elevato numero di visitatori, soprattutto in occasione di eventi come le Luci d’Artista di Salerno, rappresenta un risultato tangibile, che contribuisce a dinamizzare l’economia locale. Questo successo, seppur influenzato da fattori esterni, è anche frutto di un contesto cittadino più ordinato e vivibile, ottenuto grazie all’opera di risanamento avviata dall’amministrazione. Il completamento di importanti opere infrastrutturali e una visione più ampia per il futuro sono ora cruciali per consolidare i risultati raggiunti e garantire uno sviluppo sostenibile alla città.