Il Teatro Diana di Nocera Inferiore ha ospitato sabato 15 dicembre un evento memorabile: lo spettacolo “Napoli, Mare d’Amore”, ideato dalla compagnia Dansepartout sotto la guida dei maestri Luc Bouy e Gaetano Petrosino. Un’esibizione di danza contemporanea, un atto unico che ha reso omaggio alla vibrante cultura e all’irresistibile bellezza di Napoli. L’entusiasmo dei giovani danzatori ha contagiato il pubblico presente, coinvolgendolo per l’intera ora di spettacolo. Già prima dell’apertura del sipario, il suono delle onde marine, in sottofondo, ha introdotto il tema, creando un’atmosfera magica, ulteriormente intensificata dai canti tradizionali napoletani. La scenografia, essenziale ma evocativa, proiettava sul fondale immagini del mare, diurne e notturne, con scorci di Napoli e l’imponente Vesuvio. La fluidità delle transizioni tra le immagini era garantita dall’abile gioco di luci e dalla maestria dei ballerini, che catturavano l’attenzione dello spettatore. Le scelte musicali erano ricercate e di grande impatto. Anche brani notoriamente vivaci, come “La rumba degli scugnizzi”, sono stati riarrangiati dai maestri, trasformandosi in serenate dedicate alle bellezze partenopee, esaltate dalla dolcezza delle interpretazioni di Roberto Murolo che ha mitigato l’energia di canzoni come “‘O surdato ‘nnammurato”. Le scene corali, con le ballerine in abiti tradizionali dai colori vivaci e i ballerini in jeans e t-shirt bianche, creavano un suggestivo contrasto visivo. I passi a due, magistralmente interpretati, hanno messo in luce la tecnica e l’emotività della prima ballerina, di ritorno dopo una pausa. Come dichiarato dal maestro Bouy in una precedente intervista, lo spettacolo mirava a creare un’esperienza di condivisione, permettendo al pubblico di cantare e sentirsi parte integrante della performance, grazie alla bellezza delle canzoni popolari napoletane. L’interazione tra pubblico e artisti è stata palpabile, con il pubblico che ha cantato e applaudito a tempo con la musica, soprattutto durante le melodie più celebri. L’atmosfera di gioia e suspense che si alternava tra le scene ha creato un legame emotivo con gli spettatori, culminando in un fragoroso applauso finale, simile all’onda del mare che si infrange sulla riva.
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