Il recente provvedimento del sindaco Manlio Torquato (15 novembre) che prevede sanzioni più pesanti per la mancata o scorretta differenziazione dei rifiuti, ha suscitato perplessità tra gli attivisti di Nocera in Movimento. L’ordinanza, che impone l’utilizzo esclusivo di sacchi colorati o trasparenti, sembra infatti segnare l’abbandono dei kit per la raccolta differenziata, mai effettivamente distribuiti a tutti i nuclei familiari, e del contestato sistema di “codice a barre”. Gli attivisti ritengono che questa decisione rappresenti il fallimento di un progetto già criticato in precedenza, giudicato inefficiente rispetto a soluzioni tecnologicamente più avanzate, come i sacchetti con microchip. L’obiettivo del 2015, stabilito dal Piano Industriale di Raccolta e Spazzamento, appare lontano dall’essere raggiunto. Il ritorno al metodo fai-da-te, con sacchetti colorati, lascia insoluti i problemi principali. Un ulteriore punto critico, sollevato dagli attivisti Pasquale Milite, Emiddio Esposito, Carmen Annunziata e altri, riguarda l’applicazione delle sanzioni: in assenza di un efficace sistema di controllo, come si può individuare il responsabile di un sacco nero in un grande condominio? La mancanza di personale adeguato presso la MultiServizi, unita alla scarsa informazione sulla corretta differenziazione, aggrava ulteriormente la situazione. L’aumento delle multe, dunque, appare inefficace senza un potenziamento delle risorse dedicate al monitoraggio e alla sensibilizzazione dei cittadini.
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