La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18833 del 2018, ha ribadito che i genitori che si contendono in modo violento la loro relazione dinanzi ai figli, commettendo così atti di violenza assistita, incorrono nel reato di maltrattamenti in famiglia, anche senza che i minori subiscano direttamente aggressioni fisiche o psicologiche. L’articolo 572 del codice penale tutela l’integrità psico-fisica dei membri della famiglia, proteggendoli dagli effetti dannosi di un clima di aggressività e tensione domestica. Non solo aggressioni fisiche, minacce, ingiurie o lesioni, ma anche comportamenti offensivi della dignità personale, generando sofferenza morale, rientrano nel reato. Tale clima di paura e stress, come confermato dagli studi di psicologia, compromette gravemente lo sviluppo emotivo e sociale dei bambini, anche se questi ultimi non sono direttamente bersagli delle condotte violente. Però, la prova della sofferenza psicologica subita dai minori a causa delle liti tra adulti deve essere rigorosamente dimostrata, non bastando la semplice affermazione di un consulente tecnico. In un caso specifico, l’annullamento della sentenza d’appello per difetto di motivazione, è stato motivato proprio dalla mancanza di adeguata verifica di tale sofferenza. Nonostante l’annullamento, tuttavia, la prescrizione del reato ha reso superfluo un nuovo processo.
Questa volta si parla di quella che era stata definita la “peggiore scuola d’Italia”, l’Istituto…
Il nuovo Decreto Meloni è una mannaia per gli automobilisti. Addio patente a 65 anni:…
Incredibile ma vero: il Grande Fratello sta per salutare un vip che ha fatto la…
È notizia dell'ultima ora che l'Augmentin, il noto antibiotico, potrebbe essere presto off limits. Quando…
La Meloni vuole che tutti vivano sotto i cipressi. Nuova tragedia per chi è in…
Lo sapevate che c'è un aeroporto dove i biglietti costano meno qui in Italia? Ecco…