Il presidente dell’Isde di Salerno, il dottor Alfonso Bartiromo, ha espresso profonda preoccupazione riguardo agli effetti a lungo termine degli incendi dolosi di rifiuti industriali avvenuti recentemente in Campania, in particolare quello di Caivano, preceduti da simili episodi a Battipaglia e San Vitaliano. Bartiromo, figura di spicco dei Medici per l’Ambiente, sottolinea un rischio sanitario concreto e prolungato, stimato in almeno sette anni, per bambini sotto i tre anni e donne in gravidanza residenti entro tre chilometri dalle aree colpite. La causa principale di tale allarme è la dispersione nell’atmosfera di diossine, PCB diossino-simili e altri POPs (inquinanti organici persistenti), sostanze altamente cancerogene e resistenti alla degradazione che si accumulano nei tessuti umani. L’Isde contesta l’inadeguatezza delle misure di prevenzione adottate, ritenendo insufficiente la semplice chiusura delle finestre e sollevando dubbi sull’efficacia del monitoraggio tecnico dell’Arpa, auspicando un confronto aperto con l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Per tale motivo, l’associazione, con un documento sottoscritto dal presidente regionale Gaetano Rivezzi e da tutte le sezioni provinciali, si appresta a presentare un esposto alla Procura della Repubblica, denunciando l’aggravante del danno alla salute pubblica nel reato di disastro ambientale.
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