Un lampeggiante e una “strunzata”: il processo a Mario Stanzione

Un lampeggiante e una “strunzata”: il processo a Mario Stanzione

L’ex aspirante sindaco di Nocera Inferiore, Mario Stanzione, e sua moglie, Anna De Felice, sono stati assolti dall’accusa di violenza privata nei confronti di tre individui successivamente identificati come esperti truffatori del “metodo dello specchietto”. La vicenda, inizialmente segnata da accuse più gravi, tra cui l’imputazione di millanteria di qualità di agente di pubblica sicurezza per Stanzione e il possesso illegale di distintivi, ha conosciuto un significativo sviluppo. Il Giudice per le indagini preliminari ha archiviato la principale imputazione, rinviando a giudizio Stanzione unicamente per l’illecito utilizzo di un lampeggiante e per aver falsamente sostenuto di far parte delle forze dell’ordine. Come riportato in esclusiva da Il Risorgimento Nocerino (articolo originale disponibile all’indirizzo: http://www.risorgimentonocerino.it/attualita/6287-mario-stanzione-denunciato-dai-carabinieri-agg-fatt-na-strunzata.html), i coniugi hanno efficacemente dimostrato che Raffaele e Geremia Guarino, in concorso con Immacolata Prodomo, erano dediti a frodi con la tecnica dello specchietto, intimidendo le vittime con la pretesa di essere affiliati a gruppi criminali. La recente incriminazione dei tre per analoghe truffe, commesse anche a Cava de’ Tirreni – dove si verificò l’episodio che coinvolse Stanzione e la moglie – conferma la tesi difensiva.