Celebrazione Nocera 1978: Eroi rossoneri ricordati a Nocera Inferiore

Nel salone comunale di Nocera Inferiore, un evento commemorativo ha celebrato il trionfo della Nocerina nella storica promozione in Serie B del 18 giugno 1978, ottenuta nello spareggio di Catanzaro contro il Catania. La serata, caratterizzata da un’atmosfera intensamente rossonera, ha visto la partecipazione di molti calciatori protagonisti di quella memorabile impresa: Pelosin, Cornaro, Pigozzi, Grava, Calcagni, Bozzi, Porcari, Chiancone, Caruso, Garlini, Garzelli, Bove, Manzi, Barrella, Giovannetti, Esposito e La Brocca. Tra gli applausi più fragorosi, quello riservato all’attaccante Enzo Bozzi, omaggiato con uno striscione che recitava “Quelli che hanno visto Bozzi giocare”. Bozzi, visibilmente emozionato, ha espresso la sua gratitudine alla città e ha auspicato un ritorno della Nocerina ai fasti di un tempo, grazie al supporto della nuova dirigenza e delle istituzioni locali. L’evento, organizzato dal professor Lio Faiella, Riccardo Caruso (ex giocatore della Nocerina) e Elia Pirollo (addetto stampa comunale), ha visto la presenza del sindaco Manlio Torquato, che ha condiviso i suoi ricordi personali di quella vittoria, e ha scherzato sul suo coinvolgimento nelle vicende del 2013, periodo in cui, nonostante la sua non assidua frequentazione dello stadio, si trovò a difendere la città e i suoi tifosi nei media nazionali. Il giornalista RaiSport Fabrizio Failla, residente a Nocera per molti anni prima del suo trasferimento a Roma, ha condotto la serata. Failla, tifoso della Nocerina, si era distinto per il suo impegno nella difesa della comunità nocerina dopo gli eventi del 2013, e gli verrà conferita la cittadinanza onoraria a breve. È stata esposta una copia del primo gonfalone della Nocerina, un cimelio di notevole valore storico, conservato solo da tre squadre in Italia: Genoa, Ambrosiana e, appunto, Nocerina. Un riconoscimento speciale è stato tributato al fotografo Ciro Paolillo, autore delle immagini d’epoca che hanno arricchito la serata. Le fotografie esposte sono opera di Ciro Paolillo.