L’edizione di quest’anno del Festival della Solidarietà ad Angri è stata segnata da forti tensioni e proteste contro l’amministrazione comunale. La controversia nasce dall’ordinanza 227 del 2015 del sindaco Cosimo Ferraioli, che impone la cessazione di ogni attività sonora entro la mezzanotte. Venerdì sera, questa disposizione ha provocato un’incresciosa situazione durante l’esibizione di “O Zulù”: le forze dell’ordine, incaricate di far rispettare l’ordinanza, hanno interrotto la performance, causando malcontento e quasi scontri tra il pubblico e i carabinieri. Gli organizzatori di “Braccia Aperte onlus”, promotori del festival, avevano richiesto una deroga, ma la richiesta è stata respinta. “Nonostante il disagio causato dall’interruzione del concerto, che ha lasciato il pubblico infuriato, non abbiamo incitato la folla”, dichiarano gli organizzatori, sottolineando l’impegno a mantenere un atteggiamento positivo coerente con i valori della loro associazione. La serata di venerdì si è conclusa con una denuncia penale a carico degli organizzatori. Nonostante l’accaduto, il festival è proseguito con i concerti di Almamegretta, Dub_box, Gnut e Alessio Sollo e gli Epo, con un appello ai sostenitori a dimostrare la loro vicinanza. I proventi del Festival, come da tradizione, saranno devoluti a progetti umanitari in Africa e in Italia, in particolare alla costruzione di un centro di accoglienza per bambini di strada e orfani in Togo.
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