Un piccolo gruppo di cittadini si è opposto oggi all’iniziativa del comitato che promuove un referendum sulla unificazione delle due città di Nocera. Tuttavia, nessuno dei contestatari ha preso parte al dibattito tenutosi presso la biblioteca “Aldo Moro” di Nocera Superiore. L’incontro, incentrato sulla creazione di un unico comune di Nocera, è stato organizzato dal “Comitato per il referendum consultivo sulla fusione delle due Nocera” in collaborazione con il “FCNN” (Fusione Comuni Coordinamento Nazionale). All’evento hanno partecipato diversi esponenti del FCNN e rappresentanti di comuni già uniti. La presenza di oppositori è stata minima, limitandosi a una discreta contestazione durante l’intervento del consigliere di Nocera Inferiore, Pasquale D’Acunzi, favorevole alla fusione. Un ristretto numero di residenti di Nocera Superiore, contrari sia al referendum che all’unione, ha manifestato pacificamente nei pressi della biblioteca, dichiarando l’eccessiva eterogeneità delle due realtà e il rischio di relegare Nocera Superiore a una posizione marginale in caso di unione, suggerendo addirittura una possibile integrazione con Pagani. Il convegno ha affrontato i pro e i contro della fusione. Luigino Sergio, responsabile dell’area tecnica del FCNN, ha sottolineato le inefficienze gestionali di entrambi i comuni e i vantaggi di una maggiore efficienza derivanti da un’unica amministrazione, con l’ulteriore beneficio di un contributo statale di due milioni di euro annui per dieci anni, destinato a ridurre la pressione fiscale. Mario Bianchino, sindaco di Montoro (nato dalla fusione di Montoro Inferiore e Superiore), ha descritto l’esperienza positiva della sua città, evidenziando un miglioramento della qualità della vita, una diminuzione della tassazione e una maggiore efficacia degli strumenti urbanistici. Andrea Monetti, consigliere comunale di Nocera Superiore, ha sottolineato l’importanza di informare i cittadini sui fatti per favorire una partecipazione consapevole al referendum. Federico Gusmeroli, responsabile dell’area tecnica del FCNN, ha infine ribadito la necessità di illustrare in modo chiaro i benefici a lungo termine di una fusione, evidenziando il maggiore peso politico di un comune più grande a livello provinciale e regionale. Il referendum consultivo non prevede un quorum di partecipazione, garantendo comunque la rilevazione dell’opinione dei cittadini di Nocera Inferiore e Superiore su questo tema.
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