L’ombra del dubbio sul curriculum del premier: un’Italia in crisi di credibilità?

La nomina a Presidente del Consiglio di Giuseppe Conte, proposto da Salvini e Di Maio, è avvolta da una crescente controversia, ben più grave del previsto. L’elenco delle sue esperienze formative presenta incongruenze significative. La New York University ha smentito la sua frequentazione. Inoltre, la Sorbona e l’Internationales Kulturinstitut di Vienna, quest’ultima identificata da “La Repubblica” come una semplice scuola di lingue, non confermano alcun suo coinvolgimento accademico. Il quotidiano riporta anche la smentita dell’Università di Malta riguardo a un’asserita docenza estiva di Conte nel 1997 nel corso “European Contract and Banking Law”. A fronte di queste rivelazioni, le precedenti dichiarazioni false della Fedeli sulla sua laurea appaiono quasi trascurabili. Ci chiediamo: è questa l’Italia che desideriamo? In un momento in cui ricorrono i trent’anni dalla scomparsa di Giorgio Almirante, figura politica rispettabile per rettitudine, preparazione e lealtà, e contestualmente si ricorda Enrico Berlinguer, viene spontaneo interrogarsi sulle cause del declino politico che ha condotto da leader come Pertini, Almirante, Berlinguer e Spadolini alla situazione attuale, con un governo guidato da Conte, Di Maio e Salvini.