La Uil Fpl Salerno esprime forti perplessità riguardo al progetto di integrazione delle centrali operative del 118 di Salerno e Vallo della Lucania, temendo un significativo deterioramento del servizio. Donato Salvato e Biagio Tomasco, rispettivamente segretario generale e provinciale, sottolineano che l’unificazione, con sede unica a Salerno, sovraccaricherebbe un sistema già saturo. Nel 2023, la centrale di Salerno ha gestito ben 144.844 chiamate. Trasferire il personale di Vallo, a oltre 50 chilometri di distanza dalla nuova sede, contravverrebbe alle normative sulla Pubblica Amministrazione (D.Lgs. 24 giugno 2014), causando inevitabili disagi e ritardi nell’assistenza ai cittadini.
In alternativa alla fusione fisica, Salvato e Tomasco propongono un’integrazione funzionale, ispirandosi alla Legge Regionale del 18 maggio 2016. Questo approccio prevede l’adozione di protocolli operativi uniformi e condivisi tra le due centrali, gestiti da personale dedicato del servizio 118 e trasporto secondario, interamente dipendente dall’ASL di Salerno. Secondo i sindacalisti, questo modello garantirebbe una copertura territoriale ottimale grazie alla conoscenza approfondita del territorio da parte degli operatori, una gestione interna del servizio più efficiente e una maggiore aderenza ai protocolli già in uso in altre regioni italiane. In definitiva, si punta a migliorare l’efficacia e la tempestività dell’intervento in caso di emergenza.
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