Una folla oceanica ha sfilato ieri sera a Nocera Inferiore, dando vita ad una toccante fiaccolata in segno di vicinanza alle vittime della guerra in Siria. Partendo da Piazza Diaz, un fiume umano ha percorso le vie del centro storico, culminando in Piazza del Corso. L’iniziativa, nata spontaneamente da un gruppo di cittadini sui social media e rapidamente sostenuta da numerosi abitanti anche dei comuni limitrofi, ha visto la partecipazione di centinaia di persone, grandi e piccini, uniti da un comune dolore per la sofferenza del popolo siriano, in particolare dei bambini. Un’omelia ha introdotto un momento di riflessione, seguito dal lancio di “Lanterne della Pace”, illuminando il cielo con un simbolico atto di speranza. Ai partecipanti adulti sono state distribuite fiaccole, mentre i più piccoli hanno portato palloncini con i colori della bandiera della pace, un’immagine commovente di innocenza contrapposta alla crudele realtà della guerra. La partecipazione dei bambini è stata particolarmente significativa, un potente messaggio di empatia e solidarietà verso i loro coetanei siriani costretti a vivere un’infanzia segnata dal conflitto. Genitori hanno spiegato ai propri figli il profondo significato di quell’evento, trasformando un semplice gioco in un potente messaggio di pace e libertà. Numerose associazioni locali, tra cui l’Associazione Italiana Maestri Cattolici, il Centro Sportivo Italiano, Amnesty International e altre realtà attive nel sociale e culturale, hanno aderito all’iniziativa, così come rappresentanti del comune di Nocera Inferiore, che ha patrocinato l’evento. Gli elaborati grafici realizzati dagli studenti delle scuole elementari hanno ulteriormente sottolineato le sofferenze dei bambini siriani. Adelina Tirelli, tra gli organizzatori, ha espresso soddisfazione per la partecipazione massiccia, definendola un piccolo ma significativo segnale di speranza e un appello per azioni concrete a favore della cessazione delle ostilità e dell’apertura di corridoi umanitari. L’appello per l’accoglienza e l’asilo politico, lanciato da “Bottega Equo-Solidale ‘Tutta n’ata Storia’”, Potere al Popolo e Confederazione CobasePunto Lab all’amministrazione comunale, ha ribadito l’urgenza di superare ogni barriera ideologica per aiutare chi vive nel terrore delle bombe. In definitiva, questa commovente dimostrazione di solidarietà ha confermato la necessità di manifestazioni di pace come strumento per trasformare il dolore in un abbraccio universale, offrendo sostegno concreto a chi vive quotidianamente l’orrore della guerra, perché, come ripetuto più volte, “quei bambini non sono diversi dai nostri”.
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