Un Regolo di Pasta e Ricotta: Un Viaggio Gastronomico nel Regno di Manfredi

Un Regolo di Pasta e Ricotta: Un Viaggio Gastronomico nel Regno di Manfredi

Quest’anno, invece della solita lasagna di Carnevale, perché non provare una ricetta antica e gustosa? Nata da un’intuizione improvvisata, questa pietanza, arricchita nel tempo con l’aggiunta del pomodoro, è diventata un vero e proprio piatto simbolo delle festività napoletane. Le sue origini risalgono al XIII secolo, al regno di Manfredi di Svevia, ultimo sovrano svevo di Sicilia. Intorno al 1250, mentre combatteva contro il papato per il controllo dell’Italia meridionale, Manfredi giunse nel Sannio con le sue truppe. L’accoglienza che gli riservarono gli abitanti fu calorosa, e comprendeva un sontuoso piatto di pasta fresca e ricotta, uno dei cibi preferiti del sovrano. Un gesto non solo di benvenuto, ma anche un tentativo di conquistare le sue simpatie. Ingredienti: 400 grammi di pasta “Manfredi” (conosciuta anche come mafaldine, reginette o tripolini), 400 grammi di ricotta, ragù napoletano (o un sugo denso a base di passata di pomodoro), sale quanto basta, basilico fresco. Preparazione: iniziate preparando il ragù, se avete tempo; in alternativa, un buon sugo al pomodoro andrà benissimo. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata. Con l’aiuto di una capiente ciotola, lavorate la ricotta con un paio di mestoli di acqua di cottura fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. Unite un po’ di sugo, mescolando accuratamente. Scolate la pasta al dente e unitela alla ricotta, amalgamando delicatamente. Servite in ciotole profonde, guarnendo con un cucchiaio di ragù, un tocco di ricotta, foglie di basilico fresco e, a piacere, una spolverata di parmigiano grattugiato.