Nato a San Pietroburgo nel 1903, Maurice Tillet fu un atleta e studioso dalla vita eccezionale, segnata da un aspetto fisico inusuale dovuto all’acromegalia, una malattia che causò una crescita eccessiva delle ossa del viso. Dopo la Rivoluzione Russa, si trasferì con la madre in Francia, dove ricevette un’educazione raffinata, arrivando a padroneggiare quattordici lingue e studiando legge a Tolosa. La sua condizione, tuttavia, ostacolò le sue relazioni sociali. Cercando accettazione, si recò a Singapore nel 1937, dove un incontro fortuito con il lottatore Carl Pojello cambiò il corso della sua vita. Pojello lo incoraggiò a sfruttare il suo aspetto imponente nel mondo del wrestling. Ritrovata la fiducia in sé stesso, Tillet intraprese una brillante carriera nel Regno Unito e in Francia, interrotta solo dalla Seconda Guerra Mondiale. Trasferitosi negli Stati Uniti, nel 1940 fu notato dal manager Paul Bowser, che lo ribattezzò “L’Angelo Francese” e lo lanciò verso la fama. Tillet conquistò il titolo mondiale dei pesi massimi nel 1940 e nuovamente a Montréal due anni dopo. La sua salute, però, declinò a causa della malattia, culminando con una sconfitta a Singapore nel 1953. Morì a Chicago nel 1954 all’età di 51 anni. Prima della sua carriera di wrestler, si distinse anche come giocatore di rugby, rivelando la sua poliedricità e un’anima gentile nascosta dietro un aspetto memorabile, che ha poi ispirato il celebre personaggio di Shrek.
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