I comitati per l’acqua pubblica del Sarnese Vesuviano hanno indetto una protesta contro i previsti aumenti tariffari di Gori SpA e altri gestori campani. La mobilitazione culmina nella convocazione del Consiglio di Distretto, fissata per mercoledì 24 gennaio alle ore 10 presso la sede dell’Ente Idrico Campano a Napoli (via De Gasperi, 28). La riunione, pubblica e aperta alla cittadinanza, affronterà le criticità che affliggono circa un milione e mezzo di utenti: scarsità d’acqua, incrementi tariffari, debiti pregressi, inefficienza dell’Ente Idrico e la mancanza di rappresentanza nelle decisioni. L’appuntamento, a distanza di oltre sei mesi dall’ultima seduta, evidenzia la paralisi di un’assemblea insediatasi da appena un anno. I comitati denunciano il fallimento dell’Ente Idrico Campano, accusato di non aver restituito ai comuni le competenze previste dalla legge, ma di essere stato invece privato dei suoi poteri decisionali, riducendolo a mero organo di ratifica. Inoltre, i cittadini si trovano ad affrontare la minaccia di un decreto ministeriale che autorizza Gori SpA a riscuotere coattivamente i crediti. I comitati, insieme ai sindaci sostenitori, contestano l’autorizzazione concessa dal Ministero dell’Economia a Gori SpA di inviare ingiunzioni di pagamento per crediti non specificati, paragonando la situazione ad un illegittimo abuso di potere. È stato annunciato un ricorso al TAR contro questa decisione.
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