La depressione è un nemico insidioso che si insinua silenziosamente nella vita delle persone, alterando profondamente il loro benessere. In Italia, dati statistici indicano che circa il 15% della popolazione ne soffre cronicamente, con una maggiore incidenza nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni. Un lettore, O.S., descrive la sua esperienza, iniziata dopo un divorzio e l’allontanamento dai figli. Descrive un profondo disagio, caratterizzato da insonnia, apatia, assenteismo lavorativo e un senso di vuoto esistenziale. La sua vita sociale si è drasticamente ridotta, e i rapporti con i figli sono diventati difficili. Si chiede se questo stato possa essere definito depressione.
La risposta è affermativa. La depressione clinica si distingue da un semplice stato d’animo negativo per la sua durata e per l’impatto sulla vita sociale e lavorativa. Quando attività quotidiane come il lavoro e le relazioni sociali diventano insostenibili, è un chiaro segnale di allarme. La depressione è una condizione seria, e i sintomi principali includono, tra gli altri, isolamento sociale e un senso di disperazione. Come sottolinea la lettera di O.S., la sensazione di isolamento è particolarmente pervasiva e sofferta.
È importante ricordare che non si è soli. Molte persone sperimentano la depressione, anche se non sempre si manifesta con la stessa intensità. Il consiglio della dottoressa Di Mauro è inequivocabile: contattare uno specialista è fondamentale. Affrontare il problema tempestivamente è essenziale per riacquistare il benessere e la gioia di vivere. Solo un intervento professionale può aiutare a superare questo periodo difficile e a ritrovare la serenità. Ricordate: cercare aiuto è un atto di coraggio, un passo importante verso la guarigione. La dottoressa Di Mauro rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti e supporto.
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