L’ambizioso progetto di un’alleanza di sinistra per le prossime elezioni politiche, che coinvolgesse Sinistra Italiana, Possibile e Articolo 1 MDP, sembra essersi irrimediabilmente infranto. Il previsto incontro unitario del 26 novembre a Salerno, e nelle altre province italiane, è stato caratterizzato da una significativa assenza: Sinistra Italiana e Possibile hanno scelto di non partecipare. La motivazione addotta è la necessità di un percorso realmente innovativo, frutto di un processo di costruzione più organico. Secondo Giuseppe Criscito, responsabile dell’organizzazione di Sinistra Italiana, sono stati compiuti notevoli sforzi per trovare punti di convergenza tra forze politiche diverse, ma la responsabilità impone di evitare una frettolosa unità che rischia di trasformarsi in divisione. Si ribadisce la necessità di un dialogo paritario, basato su programmi condivisi e una sana dialettica democratica, che tenga conto delle specificità territoriali. La vera sfida, si sottolinea, non è semplicemente la somma di gruppi dirigenti, bensì la creazione di un’ampia proposta politica inclusiva, capace di mobilitare anche gli elettori tradizionalmente astensionisti, il cui distacco rischia di compromettere il sistema democratico. La decisione di disertare l’assemblea scaturisce dalla constatazione di un’asimmetria democratica interna, ulteriormente accentuata dalla rinuncia all’incarico dei tre garanti in anticipo rispetto all’evento.
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