Tesla, colosso delle auto elettriche guidato da Elon Musk, nonostante successi recenti come il lancio del camion elettrico e lo sviluppo di una batteria al litio di grandi dimensioni, starebbe affrontando una crisi finanziaria senza precedenti. Secondo un’analisi di Bloomberg, l’azienda brucia 8.000 dollari al minuto, un dato allarmante che segue i recenti licenziamenti di massa e i ritardi nella produzione del Model 3. Questa emorragia di capitali ha spinto alcuni esperti a prevedere la chiusura dell’azienda entro il 6 agosto 2018, alle 2:17 (ora di New York), se non si provvederà a reperire finanziamenti esterni. Concordi su questa valutazione critica è anche Bob Lutz, ex vicepresidente di General Motors, che prevede una chiusura prima del 2019, attribuendo il problema all’insostenibilità dei costi legati agli ambiziosi progetti dell’azienda. Ironia della sorte, nonostante le previsioni catastrofiche, il mercato azionario ha registrato un aumento delle azioni Tesla di quasi il 3%. Tuttavia, la volatilità del mercato suggerisce che questa situazione di apparente tranquillità potrebbe cambiare rapidamente.
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