“Disinformazìa” a Nocera Inferiore: un dibattito sulla comunicazione nell’era digitale

Il Circolo di via Nicotera a Nocera Inferiore ha ospitato la presentazione del libro “Disinformazìa” di Francesco Nicodemo, esperto di comunicazione e membro dello staff del Presidente del Consiglio. L’incontro ha esplorato le sfide della comunicazione nell’epoca dei social media, focalizzandosi sul problema delle fake news e sull’evoluzione dell’informazione digitale. Nicodemo ha sottolineato la “democratizzazione dell’informazione” resa possibile da internet, un’invenzione rivoluzionaria che ha superato barriere di censo, cultura e geografia. Tuttavia, ha evidenziato i pericoli derivanti dalla mancanza di controllo delle fonti e dalla verifica dell’attendibilità delle notizie. I social network, ha spiegato, trasformano gli utenti in consumatori e produttori di informazione simultaneamente, senza filtri. Per i più giovani, in particolare, Facebook è spesso la principale fonte di notizie, superando persino la televisione in alcuni segmenti demografici. Questa immediata accessibilità, però, crea terreno fertile per la disinformazione. Gli algoritmi dei social media, profilando gli utenti in base alle loro interazioni, creano “bolle di filtro” che rafforzano pregiudizi e polarizzano le discussioni, impedendo il confronto con punti di vista diversi. Nicodemo ha descritto come gli algoritmi stessi tendano a suggerire informazioni che confermano le opinioni preesistenti, trasformando gli utenti in tifosi acritici invece che in cittadini informati. Per contrastare questo fenomeno, l’autore ha escluso l’efficacia di mere regolamentazioni governative, citando l’esempio dell’esperienza tedesca con le multe per la disinformazione online. Tale approccio, secondo Nicodemo, rappresenta un’ingerenza eccessiva nella privacy dei cittadini. La soluzione, invece, risiede nell’educazione alla “coscienza critica” e nell’alfabetizzazione digitale, un processo che deve iniziare fin dall’infanzia, insegnando a distinguere fonti affidabili da quelle sensazionalistiche o manipolative. È necessario, inoltre, fornire strumenti di formazione digitale anche agli utenti più anziani, creando programmi analoghi al celebre “Non è mai troppo tardi” di maestro Manzi, ma aggiornati all’era digitale, per promuovere un uso consapevole e responsabile della rete. In un minuto vengono inviate 200 milioni di email e pubblicati 41mila post su Facebook: la sfida è enorme, ma indispensabile per navigare l’oceano informativo in modo sicuro e responsabile.