Olympe de Gouges: Una voce rivoluzionaria contro il dispotismo

Olympe de Gouges: Una voce rivoluzionaria contro il dispotismo

Marie Gouze, conosciuta col nome di Olympe de Gouges, incarnò una sfida radicale all’ideologia della Rivoluzione Francese. Nata a Montauban nel 1748, questa scrittrice e drammaturga, pur con un’istruzione limitata e usando il dialetto, si distinse per la sua produzione letteraria, ottenendo anche una discreta stabilità economica grazie al suo amante, Jacques Bétrix de Rozières. La sua audacia la portò persino a sfidare le autorità, rischiando la prigionia nella Bastiglia per le sue denunce contro la condotta di alcuni attori. Profondamente critica verso il giacobinismo e le politiche di Maximilien Robespierre, Olympe de Gouges si batteva per una democrazia rappresentativa, rifiutando il regime autoritario e le crudeltà della Rivoluzione. In risposta alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, nel 1791, pubblicò la sua celebre “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina”, che estendeva i principi rivoluzionari al genere femminile. La sua proposta di un referendum popolare per la scelta del sistema di governo (repubblicano, federativo o monarchico) le costò caro. Accusata di minare la sovranità popolare, le venne negato il diritto di difesa e fu condannata a morte dal Tribunale Rivoluzionario, trovando la fine sulla ghigliottina a Parigi nel 1793. Le sue ultime parole, attribuitele da fonti incerte, “Le donne avranno pur diritto a salire alla tribuna, se hanno quello di salire al patibolo”, riassumono la sua lotta per l’uguaglianza e il suo destino tragico, confermando l’immagine di una figura controversa e “dissacrante”, soprannominata “La Cortigiana”, le cui idee erano forse troppo progressiste per la Francia del suo tempo.