L’allarme di Adinolfi: “La società senza valori genera incertezza e disperazione”

Il leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, ha presentato il suo libro “O capiamo o moriamo” a Nocera Inferiore, presso il convento di Sant’Antonio. L’evento, moderato dal giornalista Giuseppe Colamonaco di Rtalive e Cronache, ha registrato una significativa affluenza. Oltre ad Adinolfi, erano presenti il coordinatore regionale campano Raffaele Adinolfi (che il leader ha scherzosamente precisato essere solo un omonimo) e il coordinatore dell’Agro nocerino sarnese, Basilio De Martino. Nel suo intervento, Adinolfi ha illustrato i dati contenuti nel libro, evidenziando la costante diminuzione della popolazione italiana, con un saldo negativo morti-nascite di circa 300.000 unità all’anno da tre anni. Secondo Adinolfi, l’immigrazione non costituisce una soluzione al problema demografico ed economico del Paese. Dopo aver criticato i partiti tradizionali e il Movimento 5 Stelle, in particolare il reddito di cittadinanza definito “costoso e improduttivo”, ha proposto un’alternativa: un sussidio mensile di mille euro per le neomamme, per consentire loro di dedicarsi alla cura della famiglia senza ricorrere a lavori sottopagati. Tale misura, ha affermato, avrebbe un costo inferiore a quello degli interventi di salvataggio bancario. Interrogato sul significato del suo libro, Adinolfi ha sottolineato la perdita di valori forti, lasciando spazio ad ideologie esterne e all’influenza islamica. Ha quindi invocato un ritorno ai valori fondanti, a partire dalla famiglia tradizionale, per contrastare questa erosione culturale. In conclusione, Adinolfi ha espresso la sua preoccupazione per una società priva di regole, affermando che l’autodeterminazione indiscriminata dal ’68 ad oggi ha generato, non un’anarchia felice, ma una profonda disperazione e incertezza sul futuro, evidenziando come una “cultura del vuoto” porti inevitabilmente al disastro esistenziale.