Una recente ricerca dell’università belga KU Leuven ha svelato una critica vulnerabilità nel protocollo WPA2 (Wi-Fi Protected Access II), aprendo la strada a potenziali attacchi informatici su larga scala. La falla, denominata KRACK (Key Reinstallation Attacks), consente ai malintenzionati di intercettare dati sensibili come password, informazioni finanziarie e dati personali da qualsiasi dispositivo connesso a una rete Wi-Fi protetta da WPA2. Secondo Andrea Zapparoli Manzoni, esperto di sicurezza informatica, questa vulnerabilità rappresenta una seria minaccia, paragonabile a un’arma in una cyber-guerra. Sebbene l’attacco richieda la presenza del cybercriminale nella portata della rete Wi-Fi, gli ambienti pubblici come aeroporti, bar e hotel risultano particolarmente esposti rispetto alle reti domestiche. Per mitigare il rischio, si raccomanda di privilegiare connessioni 3G, 4G o Ethernet rispetto alle reti Wi-Fi pubbliche. È fondamentale installare prontamente gli aggiornamenti software rilasciati dai produttori per correggere la vulnerabilità su tutti i dispositivi, sia desktop che mobili, eventualmente attivando gli aggiornamenti automatici. Inoltre, l’utilizzo di una VPN (Virtual Private Network) è caldamente consigliato per crittografare i dati durante la navigazione e garantire una maggiore protezione. A differenza di altre tecniche di intrusione, gli attacchi KRACK sono particolarmente insidiosi in quanto non forniscono all’utente alcun segnale di compromissione della rete.
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