Un’esposizione di arte astratta a Busto Arsizio presenta le opere di tre artisti

Oggi, alle 17:00, presso le Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna a Busto Arsizio, apre al pubblico la mostra “Astrattismo Totale”, che riunisce le opere di Giuseppe Cotroneo, Mario Lanzion e Antonio Salzano, il pittore nocerino. Questa esposizione, la seconda del 2017 all’interno del progetto “Uno spazio per l’arte” (attivo dal 2014), offre una panoramica di arte contemporanea di elevata qualità. I tre artisti, pur provenendo da esperienze formative diverse, convergono nella loro adesione al gruppo “Astrattismo Totale”, fondato nel 2012. Tale collaborazione ha portato, nel 2013, alla pubblicazione del volume “Astrattismo Totale. La geometria e la materia. L’istinto e la ragione. Tra segno, luce e spazio”, precedendo numerose mostre in diverse città italiane, tra cui Città di Castello, Bari, Benevento, Isernia, Napoli, Avellino e Nola. L’essenza della loro ricerca artistica risiede nell’esplorazione delle relazioni tra forme, colori, geometrie, luce e spazio, dando vita a un linguaggio espressivo basato sull’essenzialità. Nonostante questa comune direzione, le opere di Cotroneo, Lanzion e Salzano si distinguono per la particolare sensibilità individuale di ogni artista, creando un dialogo silenzioso tra diverse espressioni artistiche. Cotroneo (1951), ex allievo di Augusto Perez all’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha iniziato la sua carriera come scultore, approdando alla pittura più recentemente. La sua pittura si caratterizza per la forza espressiva della materia, un segno deciso e netto che costruisce intense profondità spaziali attraverso audaci geometrie. Lanzion (1951), dagli anni ’90, si concentra su un’astrazione “cromo-geometrica”, dove la sensibilità cromatica, ottenuta con delicate velature, si arricchisce di frammenti di carta e velina. Questa tecnica crea movimento e vibrazioni luminose, rispecchiando la liricità della sua arte. Salzano (1950), dopo un’intensa attività nel disegno, sviluppa una pittura quasi mistica, ricca di simboli, allegorie e forme geometriche che, attraverso delicati equilibri spaziali, evocano una dimensione spirituale e trascendente. La sua opera appare come una ricomposizione di elementi reali e simbolici, creando composizioni dal ritmo quasi musicale. La mostra rimarrà aperta fino al 12 novembre.