Un omaggio a Francesco “Ciccio” Di Pace: Castel San Giorgio ricorda un uomo di cultura e impegno civile

La comunità di Castel San Giorgio ha celebrato la memoria del professor Francesco Di Pace, noto affettuosamente come “Ciccio”, con una serata commemorativa intitolata “Fra i pensieri di Ciccio”, organizzata il 4 ottobre dall’associazione teatrale Primomito in collaborazione con il locale Circolo Legambiente di Chiara Santaniello. L’iniziativa ha dipinto un ritratto vivido di un uomo dalle molteplici sfaccettature: compositore appassionato, attivista instancabile, e profondo conoscitore del suo amato Castel San Giorgio e dell’Agro. La serata ha offerto un’opportunità per ricordare la sua eredità, una presenza ancora palpabile che ha ispirato i presenti a proseguire il suo impegno.

Dopo i saluti del sindaco Paola Lanzara, il presidente di Primomito, Antonio Stornaiuolo, ha celebrato Di Pace come una figura “immortale” che ha arricchito la storia e la cultura locale. L’architetto Mario Alfano, rappresentante del Circolo Legambiente, ha evidenziato il costante impegno politico del professore a partire dagli anni ’70, la sua lotta contro la speculazione edilizia e la sua battaglia per frenare l’espansione urbanistica incontrollata. Sono stati ricordati i suoi interventi cruciali sul territorio, tra cui l’introduzione di vincoli urbanistici a Monte Castello, da lui ribattezzato “Collina del Drago”, e i progetti per il fiume Solofrana.

Ex alunni e amici hanno condiviso ricordi emozionanti, aneddoti e testimonianze di una vita spesa per la comunità, tra attività sportive e culturali. Un filo conduttore unificava tutte le sue azioni: l’amore profondo per l’Agro sarnese-nocerino, amore che traspare nelle sue opere poetiche e musicali, presentate durante la serata a intervallarne i vari interventi.

L’ex europarlamentare Alfonso Andria ha sottolineato l’impegno politico di Di Pace nel Partito Comunista, descrivendolo come una figura colta che univa profonda conoscenza accademica a una spiccata sensibilità per le esigenze concrete del territorio. Ha evidenziato in lui la passione civile, la dedizione al servizio della comunità e la gratuità del suo impegno. Giuseppe De Caro, presidente del presidio “Libera” di Castel San Giorgio – associazione a cui il professore era molto legato – ha condiviso ricordi degli ultimi momenti trascorsi insieme a “Ciccio”. Anna Garofalo, referente provinciale della stessa associazione, ha lanciato un appello affinché la comunità, le associazioni e le istituzioni mantengano viva la memoria di quest’uomo straordinario, tramandandone l’impegno e la passione per Castel San Giorgio.

Redazione

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